Logo: simbolo costituito da prevalentemente da caratteri.
Logotipo: famiglia di caratteri studiata per essere usata nella creazione di un logo o applicata in determinate dimensioni all'interno della costruzione di un immagine coordinata.
Marchio: segno complesso costituito da una parte simbolica e da un logo o
logotipo, rigidamente rapportati tra loro per quanto riguarda le
possibili combinazioni spaziali e cromatiche.
Segno che si imprime su un prodotto per indicarne sia la proprietà che la provenienza.
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Cosa rende simbolica un immagine, distingue un logo da una scritta, stabilisce l'efficiacia di un marchio?
Sopratutto queste quattro caratteristche: l'astrattezza, la riproducibilità, la scalabilità e l'applicabilità.
Certo in questo, come in tutti i campi di applicazione della grafica, al di là di ogni definizione, rimane un ampio e sfumato margine, fatto di equilibrio, forza del concept e compiutezza del segno che sfugge a qualsiasi regola, ma senza le caratteristiche di cui sopra stiamo semplicemente usando come marchio qualcosa che non lo e'.
Nonostante ora "logo" indichi genericamente tutti e tre gli elementi (simbolo, logo, marchio), credo sia utile tenere a mente queste disitinzioni in quanto mescolandole e calibrandole tra loro si possono ottenere risultati complessi ed interessanti.
E' anche vero che ora "marchio" si confonde con il concetto di "brand" - che invece coinvolge altri aspetti della comunizazione di una azienda, tra cui il mood percepito e i " valori" emozionali, sia quelli legati all'uso del prodotto, sia quelli isituzionalmente veicolati tramite advertising e altro - e che quindi uno slittamento di significato tra linguaggio tecnico e quello quotidiano c'è effettivamente stato...
Non è detto che serva sempre accompagnare il logo (la scritta NIKE) con un simbolo (virgola) e creare un marchio (virgola+scritta), come non è detto che avendoli tutti tre, li si debba usare nella stessa associazione in tutti gli ambiti d'uso. Colore e logotipo non vanno poi sottovalutati nella loro capacità di amplificare l'impatto della comunicazione. A volte la scelta del nome, prima ancora della sua elaborazione grafica, determina già da sola buona parte della riconoscibilità/memorizzazione che cerchiamo. Insomma il suono va progettato quanto la forma e la forma non è il solo elemento cui va affidata la comunicazione. Ad esempio ormai è impensabile non prendere in considerazione quale potrebbe essere il dominio associato, l'indirizzo mail o il nome della pagina facebook, prima ancora dell'aspetto del biglietto da visita o della carta da lettere.
Non è detto che serva sempre accompagnare il logo (la scritta NIKE) con un simbolo (virgola) e creare un marchio (virgola+scritta), come non è detto che avendoli tutti tre, li si debba usare nella stessa associazione in tutti gli ambiti d'uso. Colore e logotipo non vanno poi sottovalutati nella loro capacità di amplificare l'impatto della comunicazione. A volte la scelta del nome, prima ancora della sua elaborazione grafica, determina già da sola buona parte della riconoscibilità/memorizzazione che cerchiamo. Insomma il suono va progettato quanto la forma e la forma non è il solo elemento cui va affidata la comunicazione. Ad esempio ormai è impensabile non prendere in considerazione quale potrebbe essere il dominio associato, l'indirizzo mail o il nome della pagina facebook, prima ancora dell'aspetto del biglietto da visita o della carta da lettere.
Astratto:
Non da intendersi sempre come contrario di figurativo, ma piuttosto come il risultato di una elaborazione che semplifica, porta alla forma più concisa ed efficace oppure associa testo ed immagine per creare un rapporto in cui uno non sia la didascalia dell'altro.Crea quella combinazione per cui semplice non coincide con banale o scontato ma facile da cogliere quindi altamente comunicativo. Al contrario di quanto si farebbe in una illustrazione, usare una mela per costuire il marchio di un azienda che vende mele è sconsigliabile (mentre farlo per un azienda che vende oggetti elettronici che hanno sempre voluto essere non utili ma status symbol è semplicemente geniale).
.
Riproducibile:
Ogni sua parte dovrebbe poter essere descritta sotto forma di curvature, angoli, misure e rapporti, comunicabile e ricostriubile a distanza tramite codice colore e linee guida.
Scalabile:
In piccolo, piccolissimo, grande, enorme... per gli usi su web, stampa, affisioni, prodotti.
Equilibrando ogni elemento perche non perda di forza rimanendo sempre uguale o al contrario progettando una famiglia che preveda di volta in volta le varianti più adatte allo scopo.
In piccolo, piccolissimo, grande, enorme... per gli usi su web, stampa, affisioni, prodotti.
Equilibrando ogni elemento perche non perda di forza rimanendo sempre uguale o al contrario progettando una famiglia che preveda di volta in volta le varianti più adatte allo scopo.
Applicabile:
In colore, bianco e nero, scala di grigi a seconda degli usi, degli sfondi - colorati, chiari, scuri, fotografici, texturizzati - manenendo leggibilità e riconoscibilità delle parti. In presenza di altri elementi grafici definendo i possibili allineamenti e i rapporti dimensionali.
Meno impulsivo di quanto si pensi, vero?
In colore, bianco e nero, scala di grigi a seconda degli usi, degli sfondi - colorati, chiari, scuri, fotografici, texturizzati - manenendo leggibilità e riconoscibilità delle parti. In presenza di altri elementi grafici definendo i possibili allineamenti e i rapporti dimensionali.
Meno impulsivo di quanto si pensi, vero?
Commenti