Il Giappone è un gran esercizio di osservazione.
I dettagli importano. Ogni dettaglio vale quanto il tutto.
Kimono, wagashi e haiku acuiscono la sensibilità verso le stagioni, i sentimenti e le persone. I gesti lasciano segni leggeri, operosi, indelebili e discreti. Ogni colore, ogni forma è indispensabile. Nella bellezza, nella semplicità, nell'essenzialità, negli equilibri incerti e fragili, trovano spazio i silenzi in cui far accoccolare i profumi, i rumori e il chiaro di luna.
Il superfluo e l'effimero sono angeli necessari.
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