The World's favourite colour project




Qual è il tuo colore preferito? 
Sai dire perché?

"The World's favourite colour project" è un'indagine mondiale condotta da Colorplan e pubblicata da G.F Smith.  
Nel 2017 un gruppo di 26.500 persone ha partecipato a un sondaggio, volto a individuare quali fossero i colori preferiti.

Gli uomini preferiscono colori diversi rispetto alle donne?
Il colore preferito in Australia è diverso da quello in Giappone? 
Le persone dei paesi nordici preferiscono i toni caldi durante un inverno lungo e freddo?

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La prima cosa interessante di questo progetto è il metodo studiato ed applicato per raccogliere i dati e gestire organicamente i risultati. A persone di tutto il mondo è stato chiesto, in un sito Web dedicato, di scegliere il proprio colore preferito, selezioando quello esatto da uno spazio cromatico continuo, ciò significa non tra una gamma predefinita di campioni, ma liberamente. 

Quindi i partecipanti hanno dovuto dargli un nome e descrivere, in poche parole, il motivo per cui lo hanno scelto e lo amano di più rispetto ad altri. Nel contempo sono stati chiesti e raccolti anche alcuni dati - personali e generali - come paese, sesso, età, ora del giorno in cui si inserivano le risposte, al fine di cercare eventuali influenze culturali e ambientali. 

In quattro mesi, 26.500 persone hanno risposto alla domanda. 
Più o meno il 70% erano donne, il 30% uomini. 

A questo punto, ogni colore inserito è identificato da un nome, una descrizione e un codice, ma spesso chiamiamo lo stesso colore con un nome diverso. Quindi ciò qualcuno chiama verde può effettivamente essere un blu o un giallo. 

Queste informazioni (soggettive e oggettive) sono state rese utilizzabili organizzandole organicamente usando una formula di aggregazione semantica e una algortimica per ridurre le variazioni e accorpare le informazioni in modo coerente.

Il primo elenco, generato dal numero di voci per ciascuna famiglia di coloriè risultato, in ordine di preferenza, il seguente:
- verde 
- blu 
- rosso 
- viola 
- giallo 
- arancio 
- rosa
- bianco 
- nero

Una seconda analisi ha identificato quello preferito per ogni gruppo. 
Sorprendentemente, le differenze tra genere, paese o età sono quasi irrilevanti. 
Solo un leggero cambiamento di luminosità.

Esiste un certo numero di teorie su come le preferenze di colore siano dettate da molti tipi di esperienze sia personali e che ancestrali. Ricordi piacevoli, sapori graditi, situazioni positive sono tutti legati a un colore e queste qualità vengono trattenute e riversate dal colore su ogni prodotto su cui viene applicato, guidando le nostre scelte, in particolare quando preferiamo una merce ad altra in quasi ogni situazione quotidiana.
Le parole raccolte nel database mostrano che tutti questi aggettivi sono collegati a tre macro gruppi: 
- emozioni positive: felicità, calma/pace/relax, divertimento/allegria 
- attributi fisici positivi: profondo/ricco/audace, leggero/pulito /chiaro 
- ambiente naturale: mare/oceano/acqua, cielo, giorno /sole /primavera, fiori/piante/natura 

Ma le stesse parole possono essere associate a colori diversi quindi ..
per ogni parola è possibile sia  trovare un colore vincitore sia costruire una palette con chiare relazioni di proporzione con altri colori. Ad esempio, il colore per la pace risulta essere un turchese chiaro e la tavolozza per la pace ha lo stesso colore associato a un blu profondo e una sfumatura di grigio medio neutro e così via. 

C'è un grosso problema in questa, sotto tutti gli altri aspetti ben condotta ricerca.
Alle persone è stato chiesto qualcosa di astratto. Il colore non lo è. Lo sperimentiamo sempre in un contesto e - naturalmente o artificialmente - applicato a qualcosa. 

Adoro una particolare tonalità di viola magenta intenso. È il mio colore preferito. 
Ci sono molte situazioni in cui non lo sceglierei mai. 

I risultati mostrano che il nero è il meno amato tra i colori e che il preferito in questa categoria è in realtà un grigio scuro. L'esperienza quotidiana ci dice il contrario. Amiamo il nero in molti aspetti della nostra vita e tanto più quanto più è profondo. Meglio ancora se lucido.

Infine c'è anche la possibilità che molte  persone abbiano scelto il colore più rappresentativo del cluster di riferimento, ad esempio, per indicare l'arancione, uno potrebbe aver indicato quello più vivido perchè piccoli cambiamenti nello spazio colore lo fanno percepire rapidamente come giallo o marrone. 

Chi lavora nella grafica sà che alcuni colori hanno una mutazione rapida, altri sono ampiamente riconoscibili anche sotto l'effetto di una vasta gamma di variazioni.

C'è ancora un altro passo in questa ricerca... 
Ora che è chiaro che il colore preferito del mondo si trova nel mezzo dei verdi bluastri, G: F: Smith decide di non scegliere quello più votato ma di scrivere un altro algoritmo per avere un colore che sintetizzi una gamma più ampia di preferenze. Una sorta di media, applicata al colore.

È così che nasce il "Marrs Green".
Un verde più che vivido/saturo con molto blu al suo interno. Un colore completamente innaturale.

Ovviamente tutto questo lavoro aveva uno scopo commerciale che includeva, non solo trovare la nuova tonalità perfetta da aggiungere alla collezione di carte Colorplan, ma anche suscitare interesse al riguardo.

I risultati sono stati presentati attraverso 6 installazioni all'aperto e una mostra. 

Al contempo ad alcuni marchi famosi è stato chiesto di realizzare un proprio prodotto in questa esatta tonalità e la capsule collection è stata presentata in un all-marrs-green temporary shop. Un esaustivo report è poi stato pubblicato e presentato in molti luoghi legati alla carta, alla grafica e al design. Qui a Milano, presso il fantastico showroom di Paper and People. 

Tutto questo sondaggio chiarisce che è possibile lavorare su dati più precisi e più pertinenti di quello provenienti da semplici sondaggi . Conoscere le preferenze delle persone apre a molte altre operazioni rdi marketing. Ogni marchio identifica se stesso  (e il proprio target) con alcune parole chiave. Se sai quale colore è comunemente associato a ciascuno di esse, puoi veicolarle usando il colore "giusto" e costruire una comunicazione visiva o un'immagine aziendale coerenti, che possono essere immediatamente percepite in modo inconscio ma (statisticamente) efficace con pochissimo spazio per le incomprensioni.

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